Casa di spiritualità San Genesio

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La storia di S.Genesio

Genesio era un attore pagano che per suscitare l’ilarità del suo pubblico ed in particolare dell’Imperatore Diocleziano, faceva la parodia dei cristiani e delle loro cerimonie.
Ma una sera, il comico prediletto dai Romani, apparve di una bravura straordinaria officiando i riti cristiani con tanta serietà da sbalordire il pubblico: pregava e professava la sua confessione di fede con tale parvenza di sincerità che gli spettatori ne rimasero turbati.
sange_tondo.JPG (67574 bytes) Quella volta Genesio non recitava: ispirato da Dio, si convertì alla fede e fu battezzato divenendo anch’egli cristiano.
Quando la cosa fu chiara, il pubblico insorse e l’Imperatore fece arrestare e torturare Genesio: fu percosso crudelissimamente con bastoni, quindi sospeso sull'eculeo, con uncini fu lacerato per lunghissimo tempo e anche abbruciato con fiaccole. Sotto le percosse egli ripeteva:

" Non vi è altro Re che Cristo e anche se dovessi soffrire per Lui mille morti, non potreste mai strapparmelo né dalla bocca né dal cuore".

La decapitazione che avvenne nel 303, coronò la gloria di San Genesio. I resti del Santo Martire Genesio sono all’altare di S. Lorenzo nella chiesa di S. Sabina in Roma. Fu qui traslato da Sisto V, unitamente a S. Eleuterio, dalla chiesa di S. Giovanni della Pigna.
La primitiva sepoltura di Genesio, in seguito restaurata da Gregorio II (731-741), è indicata dalla Notitia Ecclesiarum e dal De Locis sulla via Tiburtina, nel Cimitero di S. Ippolito.
Patrono e protettore della gente di teatro, e la sua festa viene celebrata il 25 Agosto.